L'Università della California è il primo sistema bibliotecario americano a rompere le trattative con Elsevier nel nome dell'accesso aperto.
L'abbandono del tavolo delle trattative è stato comunicato dalla stessa università, che si propone come guida per le altre università americane.
Il fallimento dei negoziati è attribuibile alla mancata integrazione dei costi per gli abbonamenti con i costi per il pagamento delle Article Processing Charge (APC). In buona sostanza, la proposta della University of California era quella di attuare un contratto di tipo trasformativo nel quale le spese sostenute dalle istituzioni accademiche per la lettura si trasformassero in spese per la pubblicazione ad accesso aperto.
Un resoconto completo delle motivazioni che hanno portato alla chiusura del contratto e delle negoziazioni sono disponibili qui. L'Università ha inoltre prontamente pubblicato una guida per i propri ricercatori nella quale indica come accedere ai contenuti Elsevier attraverso altri canali quali la richiesta all'autore stesso dell'articolo di interesse, oppure tramite servizi quali l'Open Access Button o quelli offerti dalla propria biblioteca, o la consultazione di repository ad accesso aperto.
Anche in Europa stiamo assistendo ad una serie di azioni che hanno per oggetto le trattative con i più grandi editori e che, come per l'Università della California, si concludono con la chiusura dei contratti.
Durante il mese di maggio del 2018, dopo venti anni, il consorzio di biblioteche universitarie svedesi e di biblioteche di istituti di ricerca Bibsam, coordinato dalla National Library of Sweden, ha cancellato l'accordo con Elsevier.
Francia, Svizzera e Austria stanno progettando di adottare una linea dura contro l'editore Elsevier quando negozieranno i loro contratti. Lo ha annunciato Bernhard Mittermaier (membro del progetto Deal e del team tedesco di negoziazione), aggiungendo: "Tutti guardano alla Germania”.
Dalla Germania è giunta infatti la comunicazione di un accordo trasformativo tra Wiley e le istituzioni che hanno sottoscritto Projekt DEAL, in linea con gli obiettivi dell'iniziativa Open Access 2020, con modello Publish&Read e autori che ritengono i diritti sulle loro opere nonchè la possibilità di scegliere la licenza CC-BY più appropriata.
L'obiettivo di Projekt DEAL è quello di concludere accordi nazionali con i principali editori per l'intero portafoglio di riviste elettroniche, così da alleggerire l'onere finanziario sostenuto dalle singole istituzioni per gli abbonamenti.
Max Planck, una delle più grandi organizzazioni di ricerca al mondo che conta 14.000 scienziati che pubblicano 12.000 nuovi articoli di ricerca l'anno, circa 1500 dei quali su riviste di Elsevier, aveva già da tempo incaricato la Biblioteca Digitale Max Planck di non rinnovare la sottoscrizione a Elsevier al 31 dicembre 2018, data di scadenza dell’accordo.
Max Planck si è quindi unita a quasi 200 università e centri/istituti di ricerca che in Germania hanno già cancellato i propri accordi individuali con Elsevier confermando il loro sostegno al Projekt DEAL attraverso la negoziazione di accordi trasformativi quale strategia per guidare una transizione di larga scala dell’editoria scientifica verso l’Open Access.
L'accordo con Wiley adempie alle nome sulla trasparenza richieste da Plan S per cui il contratto sottoscritto da Wiley e dall'Alleanza delle istituzioni tedesche è stato reso noto e pubblicato in data 18 febbraio 2019.
I punti cardine dell'accordo possono essere sintetizzati come di seguito:
- la componente finanziaria principale è la "Publish&Read Fee”, che riguarda la pubblicazione di articoli Open Access in riviste ibride, il cui costo è stato fissato su base forfettaria e resterà invariato per l'intera durata dell'accordo (3 anni);
- il costo del contributo per la pubblicazione di articoli in riviste Gold Open Access si basa sul listino Wiley con uno sconto del 20%;
- non sono più i singoli autori a farsi carico delle APC. Infatti, il costo per la sottoscrizione alla e la pubblicazione nella rivista sarà interamente sostenuto dall'istituzione di riferimento e calcolato in proporzione al numero di articoli pubblicati dai propri autori. Questi ultimi dovranno semplicemente seguire le pratiche abituali per la sottomissione del lavoro e saranno invitati ad applicarvi una licenza Creative Commons;
- la terza maggiore voce di costo è rappresentata dalla "access fee", un contributo di 2 milioni di euro pagato in un'unica soluzione all'inizio del contratto che garantisce l'accesso perpetuo a tutti i contenuti in archivio dal 1997 in poi;
- l'accordo comprende la pubblicazione Open Access di articoli il cui corresponding author è affiliato ad un'istituzione accademica o di ricerca tedesca che fa parte del Projekt DEAL, sia all'interno di riviste Open Access che di riviste ibride edite da Wiley.
- gli autori hanno la piena libertà di scegliere la licenza più adatta al tipo di lavoro pubblicato. Tuttavia, saranno caldamente invitati a selezionare la licenza CC-BY.